COME OPERIAMO

Campi profughi

Per i campi profughi lavoriamo per fornire un aiuto economico che sia il più diretto possibile, cercando di destinare le risorse economiche direttamente ad acquisti che DR&AM può pagare con bonici bancari dietro presentazione di fattura con la lista dei beni destinati ai fruitori.

Bisognerà pertanto contattare le organizzazioni o gli enti chesi occupano della sopravvivenza di queste persone sul territorio e proporsi di saldare fatture per derrate alimentari o altri generi di prima necessità con bonifico bancario.

Chiediamo pertanto alle organizzazioni che operano sul territorio di inviarci, ove possibile, le fatture degli acquisti per le persone che stazionano nei campi comprensive di IBAN per il pagamento, DR&AM salderà il conto con bonico bancario. In questo modo avremo la certezza che il fondo destinato ai profughi ammassati nei campi ricevano un aiuto diretto.

L’aiuto economico può essere una tantum, ovvero il saldo di una fattura, o periodico cioè un contributo mensile limitato nel tempo di 6 o 12 mesi, a seconda delle esigenze e delle garanzie che il richiedente riesce a fornirci, garanzie che devono rassicurarci sulla reale destinazione dei fondi.

Le organizzazioni che ci invieranno fatture da saldare possono richiedere alla fondazione anche sostegni per la loro organizzazione, purché ben documentati e pagabili sempre e solo con bonifico bancario

Immigrati che risiedono in Italia

Per gli aiuti da destinare ai ragazzi già residenti sul territorio italiano ci rivolgeremo a quelle persone svantaggiate che abbiano però già intrapreso e terminato un percorso all’interno del SAI.
Nonostante si sia preso atto che ci sono altre realtà in uguale o maggiore difficoltà, si è considerato che le energie e la poca esperienza ci spingono a propendere verso situazioni dove pensiamo che il nostro intervento possa avere risultati più concreti e visibili.

Essendo DR&AM a gestione autonoma, dotata di pochi mezzi e scarse competenze, riteniamo che non sia in grado di gestire situazioni estreme, ma può cercare di prevenirle.
In quest’ottica si è cercato di appagare le dicoltà di inserimento dei ragazzi offrendogli un aiuto economico, limitato nel tempo, che dia loro la possibilità di guardarsi intorno ed arrivare all’agognata indipendenza.

I beneficiari verranno selezionati tra ragazzi provenienti dall’area subsahariana tra i 18 e i 25 anni in uscita dal SAI, su segnalazione dei SAI stessi o di altri enti.

Pertanto DR&AM vuole impegnarsi ad intervenire in quel passaggio tra la fine del percorso ministeriale, il SAI, e l’inizio di una vita completamente autonoma. In quel limbo i ragazzi non hanno ancora le capacità salariali per mantenersi in autonomia, ma le istituzioni non intervengono più, e i ragazzi, lasciati soli, spesso si perdono lungo il percorso.

Questo significa anche che è stato inutile e sprecato, per il contribuente, l’investimento sostenuto per l’accoglienza dei SAI. I ragazzi beneficiari dovranno avere quindi le seguenti caratteristiche: età tra i 18 e i 25 anni, provenienza dall’area subsahariana o da zone di guerra e percorso SAI concluso, che significa che sono in possesso della licenza media, sono iscritti al SSN hanno un conto corrente e un tirocinio formativo in corso in attesa che si trasformi in contratto di lavoro e risultano quindi al CPI come disoccupati.

Il progetto si basa su due soggetti: il beneciario e il responsabile del progetto (tutor), il beneficiario riceverà un aiuto economico per un anno impegnandosi ad implementare la sua conoscenza della lingua italiana, la sua cultura generale e la sua integrazione sociale, mentre il responsabile dovrà aiutare e monitorare questo percorso.
In pratica gli si chiede di impegnarsi ad arrivare ad una conoscenza della lingua italiana al livello B1/B2

L’aiuto economico avrà la durata di anni uno, prorogabile se ritenuto necessario dal responsabile o altrimenti interrotto anche durante il corso del primo anno se il responsabile non vedrà alcun interesse e nessuno sforzo del beneficiario nel raggiungere lo scopo del progetto o se il tirocinio formativo si produrrà in un vero contratto di lavoro, dandogli così la possibilità di una autonomia finanziaria. L’aiuto che viene messo a disposizione per ciascun progetto sarà di € 4.800,00 da corrispondersi in 12 rate mensili di € 400,00

Gli ambiti in cui lavoriamo sono i Campi Profughi ed il supporto e l’assistnza agli Immigrati che risiedono in Italia

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